Grazie alla vincita di un bando della Regione Lombardia, tre delle nostre scuole – l’Infanzia San Giuseppe di Casalmaggiore, l’Infanzia Sant’Angelo di Cremona e la primaria Canossa di Cremona – hanno potuto realizzare il loro orto didattico.

“Per i bambini avere la possibilità di un orto didattico è un’esperienza straordinaria perché consente ai più piccoli di cimentarsi in un rapporto diretto con la natura, fare attività di manipolazione, giochi mentre per chi va già alla primaria diventa un ambiente ideale per fare nuove esperienze da agganciare poi a tutte le normali discipline che si fanno a scuola”, racconta Cesare Simonini, coordinatore pedagogico della Canossa.

Alcuni esempi? Facendo gli orti didattici i bambini hanno toccato con mano quanto sia importante scienze, perché hanno imparato i diversi tipi di terreno esistenti, la conoscenza delle piante, del tempo ideale per seminare e quello per raccogliere.  Ma un orto è anche occasione di fare geografia – perché certe colture si possono fare solo in certe zone e non in altre –, di cominciare a conoscere la matematica (contando le diverse specie, la grandezza del terreno o il numero di frutti e ortaggi) oppure di approcciarsi all’educazione civica perché così si sviluppa l’attenzione verso l’ambiente, verso un’alimentazione sana.

L’orto insegna ai bambini che ci sono tempi da rispettare, che la natura può fare le bizze e non tutto è sempre sotto il nostro controllo. In una società improntata sulla fretta, sul “tutto e subito”, dove anche i più piccoli sono abituati ad avere tutto, a consumare senza gustare appieno le cose che hanno tra le mani (dal cibo ai giochi), l’orto è un modo per scoprire che possiamo fare tanto con le nostre mani, ma abbiamo bisogno dell dono delle stagioni, del sole o della pioggia . E allora viva i pomodori maturi, le piccole mele bacate dal bruchetto di passaggio, le foglie che cambiano colore, il tempo dell’attesa e le mani sporche di terra. Tutto insegna, tutto è scuola.