“Il triathlon per me è come respirare: non c’è un giorno della mia vita in cui non sia presente. L’ho iniziato da piccolo, seguendo le orme dei miei genitori. E’ una disciplina tosta, ci si allena moltissime volte a settimana nel nuoto, nella corsa e in bicicletta. Andare in bici è la cosa che preferisco perché mi permette di scoprire ogni volta paesaggi diversi, dalla montagna al lago passando per la campagna. La cosa più faticosa? Il nuoto, perché è anche quello che decide la gara”.

Alessio Zoppi

Studente e atleta di triathlon, società K3

“Ho iniziato dieci anni fa, “per colpa” del mio amico e compagno Alessio. Suo papà era un grande appassionato di questo sport e ha messo in piedi una piccola squadra. Se Alessio ama la bici, io delle tre discipline preferisco il nuoto perché mentre nuoto mi sfogo e scaccio i brutti pensieri. Mi piace gareggiare in piscina e nelle acque libere. Conciliare questo sport con lo studio? Si può, anche grazie ai miei compagni: facciamo squadra non solo nel triathlon ma anche sui banchi di scuola.”.

Enea Toffanetti

Studente e atleta di triathlon, società K3

“La canoa è uno sport bello ma complicato: puoi farlo da solo, in coppia o in quattro. Prima di fare canoa giocavo a calcio, ma due operazioni alle caviglie mi hanno impedito di continuare. Una mattina un prof delle medie mi parla della canoa, mi dice che potrebbe essere lo sport giusto per me. Mi sono fidato e ho iniziato. Ero in prima media, ci allenavamo sul fiume Po. Può sembrare pericoloso ma abbiamo sempre il giubbotto salvagente e i nostri allenatori sono pronti a venire in soccorso con la barca a motore. Mi è piaciuto da subito ma dico sempre che è lo sport “più brutto del mondo” perché è faticoso, specie uscire d’inverno! Devi avere molta, molta passione.”.

Matteo Zapponi

Studente e canoista della società “Bissolati”

“I miei fratelli giocavano a basket, è stato naturale seguirli. Ma se prima giocavo per imitazione, oggi posso dire che è uno sport “mio”, che amo per il rapporto che si costruisce con i compagni di squadra avendo un obiettivo comune. E vale anche a scuola: nella mia classe siamo in 4 a giocare nella Vanoli, così ci aiutiamo in allenamento ma anche nello studio. Se dovessi consigliare il basket a qualcuno direi questo: è uno sport dove c’è posto per tutti, dove tutti possono emergere. Provare per credere!”.

Matteo Zanotti

Studente e atleta della Vanoli Basket